L’estate è arrivata, anche quest’anno.
E in questi giorni dall’afa che ci fa boccheggiare e il sole alto nel cielo, Ritenzione lirica e Blufiordaliso arrivano con l’ultimo articolo condiviso della stagione 2018/2019.
La nostra collaborazione è nata lo scorso settembre ed è continuata con un articolo condiviso ogni mese: vi abbiamo parlato di tanti argomenti diversi, consigliato libri, dedicato poesie.
L’articolo condiviso di giugno è un po’ anomalo, rispetto agli altri.
Sarà più stringato, ma il suo significato è pregno di importanza e profondità.
Per scriverlo ci abbiamo messo parecchio tempo, ci abbiamo pensato e ripensato.
Ci siamo incontrate e ne abbiamo discusso, davanti a un cocktail al melograno.
Già, perché i nostri pensieri corrono veloci e, anche se siamo costantemente prese da decine di altre cose da fare, ciò che sentiamo veramente importante rimane sempre con noi.
I prossimi mesi saranno densi di bei progetti, per entrambe.
Progetti di realizzazione personale, ne siamo consapevoli.
Ma sappiamo pure che ogni piccolo gesto compiuto individualmente influenza in qualche modo la società in cui viviamo.
Una società complicata, intricata, tesa, a volte impraticabile; ma anche bella e piena di persone che danno un senso alle nostre vite.
E noi cosa possiamo fare per la comunità in cui viviamo?
Certi giorni l’unica risposta che ci pare abbia un senso sembra essere la rivoluzione.
Ci siamo chieste come potremmo farla, una rivoluzione. Se sia giusto oppure no.
Se ne saremmo in grado.
Una risposta definitiva a tutti questi interrogativi, ovviamente, non l’abbiamo trovata.
Quindi ciò che possiamo fare, durante questi caldi mesi estivi, è studiare, informarci, leggere, pensare seriamente.
Questo articolo vuole essere un invito a tutti noi, un incoraggiamento a utilizzare bene il tempo delle vacanze, che deve essere tempo di riposo e anche di consapevolezza.
E allora, ecco i nostri
DIECI CONSIGLI PER UN’ESTATE DAVVERO RIVOLUZIONARIA
- L’estate è la stagione in cui andiamo in vacanza.
Non ci perderemo in giri di parole. Il turismo è la terza industria più inquinante al mondo. Proprio così. Tutti quei voli low cost hanno un impatto sul clima; ma ci sono anche molte compagnie aeree che con un supplemento minimo si impegnano a piantare abbastanza alberi da ridurre o persino neutralizzare l’impatto del volo che hai appena preso. Se puoi, viaggia in treno. Ci sono tante piccole cose che puoi fare per ridurre il tuo peso sull’ecosistema. Differenzia i rifiuti anche in vacanza, ad esempio. Compra solari poco inquinanti. Non portarti a casa la sabbia bianca di quella spiaggia in Sardegna. Assumiti la responsabilità di prenderti cura del pianeta che ami visitare. - D’estate, in viaggio, tendiamo a riempirci di souvenir. I vestiti comprati in vacanza hanno un altro appeal, poco da fare. E sicuramente abbiamo tutti qualche soprammobile inutile in casa, scelto personalmente o donato da qualcuno. Tutto questo ha un impatto. Come ogni acquisto. Prima di acquistare qualcosa, qualsiasi cosa, fatti tre domande. Ho davvero bisogno di questo oggetto? Per caso possiedo già qualcosa di molto simile? Sto utilizzando i miei soldi per l’acquisto di qualcosa che è compatibile con la mia etica, dal punto di vista dei materiali, del ciclo di produzione, del processo produttivo? I nostri acquisti compulsivi provocano danni incalcolabili all’ambiente, premiano produttori iniqui, finanziano cause sbagliate. Per non parlare del peso emotivo di tutte le decine e decine di oggetti che ci circondano ogni giorno, trattenendoci nel passato e obbligandoci a perdere tempo per fare spazio o riordinare. Per ricordare una vacanza potrebbe non essere necessaria l’ennesima tazza made in China con il logo del posto stampato sopra.
- E allora, se devi fare così tanta attenzione ai souvenir, come conservare un ricordo di quella gita fuori porta? Beh, oltre ad acquistare cartoline, prova a fermare su un taccuino un istante, descrivendolo o disegnandolo. Ti sarà utile nei mesi a venire, perché le belle sensazioni e i bei ricordi sono quello che ci salva nei momenti più bui, quelli in cui tutto sembra impossibile.
- Ritrova negli oggetti che ti circondano il passato. Il tuo, quello della tua famiglia. E prova ad allargarlo alla comunità in cui vivi, alla società in cui vivi. Tu, la famiglia, la comunità, la società: sono tutti elementi costituiti da persone. Che vivono un presente, ma hanno anche un passato e, soprattutto, un futuro. Le vite che sono venute prima delle nostre racchiudono il segreto per affrontare il futuro e solo così, ricordando il passato, abbiamo qualche possibilità.
- Dedica un piccolo tempo ogni giorno alla contemplazione e al pensiero. Chiudi gli occhi o tienili ben aperti, non importa. La cosa davvero importante è concentrarti su te stesso e pensare, con calma. All’inizio magari ti verranno in mente solo argomenti futili o pensieri esclusivamente rivolti a te. Non importa. Col passare dei giorni scoprirai che tutti siamo in grado di vedere oltre il nostro personale orticello.
- Leggi, studia, ascolta podcast, guarda video, serie tv, film, documentari; vai a teatro, al cinema, ai concerti. Tutto è informazione. Tutto è cultura. E senza cultura siamo perduti.
- In mezzo a questo magma, però, cerca di individuare la notizia più significativa del giorno appena trascorso. Siamo costantemente bombardati di stimoli e spunti, su tantissimi diversi tipi di media, e spesso rischiamo di restare travolti, al punto da non essere più in grado di classificare le notizie per priorità o importanza. Questo ci espone al pericolo di farci sfuggire i fondamentalisti. Potremmo trovarci nella condizione di sottovalutare grossi rischi. Pensiamo alle notizie sulle catastrofi climatiche, annegate tra decine di articoli su temi meno urgenti da considerare. L’estate può essere un buon momento per rivedere le priorità e allenarsi a selezionare.
- Anche a causa degli algoritmi dei social network, costruiti per proporci contenuti commercialmente appetibili in base ai nostri gusti, è spesso complicato uscire dalla nostra bolla mediatica. Se abbiamo amici con opinioni simili alle nostre a cui siamo abituati a mettere like, probabilmente di fronte alle notizie più significative del giorno leggeremo reazioni simili alle nostre idee, scrollando il wall di Facebook. Eppure siamo sicure che avete anche voi quell’amico che la pensa radicalmente all’opposto da voi. Quest’estate, una volta alla settimana, andiamo a dare un’occhiata ai suoi post. Oppure impegniamoci a leggere un articolo di un giornale che odiamo. E proviamo a individuare almeno un punto di contatto tra voi e chi ha idee contrarie alle vostre. O a farci qualche domanda: e se su questo tema mi stessi sbagliando? Magari ne usciremmo ancor più rafforzati nelle vostre convinzioni. Ma chi non si mette mai in discussione non può più evolvere. Ed è un rischio concreto, nella società moderna.
- L’estate è una stagione nella quale il nostro corpo è più esposto. Agli sguardi, certo. Ma prima ancora all’aria aperta. Prova a concentrarti sulle tue sensazioni fisiche, senza collegarle all’estetica del tuo corpo. La brezza del mare è piacevole, sulla pelle. Indipendentemente dalla tonicità delle tue chiappe. Non permettere all’industria della cosmesi, al tuo status sentimentale o al tuo grado di forma di influenzare le tue percezioni sensoriali. Ti meriti di godere la gioia della pelle nuda, a prescindere, sempre e comunque.
- Vivi. Goditi questa estate. I giorni di sole e pure i temporali improvvisi. L’odore di crema solare e il fresco delle zone ombreggiate. Inspira profondamente e tieni gli occhi sempre ben aperti: i giorni di riposo ti daranno la forza di affrontare con la giusta consapevolezza l’autunno che verrà.
I nostri articoli condivisi tornano a ottobre.
Nel frattempo, però, siamo qui.
E sappiate che abbiamo sempre voglia di chiacchierare con voi.
Buona estate!
1 commento