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Libri, podcast, esperienze: breve racconto di un lungo anno

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2020, è proprio il caso di dirti: ciao ciao!

Siamo agli sgoccioli, i 366 giorni più lunghi della nostra vita stanno per terminare e, sebbene stavolta con gli auguri per il nuovo anno andremo tutti più cauti, è bene volgere uno sguardo di speranza al futuro: quella piccola lucina in fondo al tunnel sarà l’unica salvezza.

Io la inseguo da molti mesi, ritrovandola nelle letture e nelle piccole cose belle che, nonostante tutto, ho saputo vedere anche in un periodo così buio.

E allora eccomi con il consueto articolo che arriva a fine anno, quello che tira le somme e raccoglie i libri letti durante i mesi passati, ma questa volta non vi farò un lungo elenco di titoli: lo stravolgimento che il Covid ha portato dentro di noi mi ha fatto perdere vecchie abitudini per acquisirne di nuove, quindi a un certo punto ho smesso di annotare i titoli dei libri in lettura.

Per una volta la mia maniacalità da bibliomane ha lasciato il posto alle cose così come vengono, ai libri così come li ho incrociati sul mio cammino.

Quindi, non chiedetemi quanti libri io abbia letto del 2020, perché una risposta esatta non saprei darvela, ma so dirvi con sicurezza quali sono stati i libri più belli.

Partiamo proprio da loro.

Tre romanzi

Non è un podio; non esistono argenti o bronzi.

Per me questi romanzi hanno vinto l’oro tutti e tre.

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Foto di Blufiordaliso.it

Prima di noi di Giorgio Fontana (Sellerio) è stato il romanzo delle mie vacanze estive.

Ho divorato le sue 896 pagine in 4 giorni; ho seguito i Sartori nel corso del ‘900 italiano e sono diventata anche io parte di quella grande famiglia friulana. Ho vissuto con loro le guerre e le privazioni, le fatiche e le sofferenze. Ho pianto per i lutti, gioito per le nascite. Li ho seguiti nella vita quotidiana; ho ricordato con loro il passato e sperato nel futuro.

Le inclinazioni e il carattere di ciascuno dei Sartori narrati da Giorgio Fontana ora sono parte del mio bagaglio e rimarranno per sempre nella grande famiglia dei personaggi letterari che ho incontrato nella mia vita di lettrice.

Le gratitudini di Delphine de Vigan (Einaudi) è stato il romanzo dell’attesa.

Arrivato a casa con la prima spedizione di libri richiesta durante il lockdown, è rimasto pazientemente ad attendermi fino al momento giusto. L’ho proposto a uno dei Gruppi di Lettura che coordino (e di cui vi parlerò dopo) e lì il mio cuore si è aperto totalmente alle parole che fuggono dalla voce di Michka, all’amore di Marie e alla tenerezza di Jérôme.

Le pagine di questa storia mi hanno fatto fare i conti con me stessa e hanno scolpito dentro di me rimedi importanti per la solitudine, la vecchiaia, la malattia, la sensazione di non farcela.

La sensibilità di Jérôme rimarrà sempre con me, così come le buffe parole di Michka storpiate dall’afasia e la dedizione senza calcoli né pesi di Marie.

Gli anni al contrario di Nadia Terranova (Einaudi) è il romanzo che mi sta accompagnando alla fine dell’anno e anche se lo terminerò stasera so già che ritornerò ancora e ancora tra le sue pagine.

L’attrazione per questo libro è arrivata adesso e ciò mi commuove nel profondo: il potere inspiegabile che hanno le storie di trovare coloro che hanno bisogno di leggerle proprio al momento giusto sarà sempre il mistero più bello e inspiegabile che esista.

Aurora e Giovanni saranno per sempre i due ragazzi della copertina: due vite degli Anni Settanta che danzeranno dentro di me ancora e ancora, guidandomi nella vita di altri due ragazzi degli Anni ’70 che mi auguro di presentarvi presto.

Questo romanzo rappresenta per me moltissimo: lo custodisco nel cuore come un amuleto prezioso e non smetterò mai di dirgli grazie.

Sfumature di giallo

Il 2020 ha avuto la capacità – nella sua totale bizzarria – di avvicinarmi a un genere a cui non mi ero mai dedicata assiduamente: il giallo.

La tarda primavera e l’inizio estate si sono dunque tinte di queste sfumature, in parte per la necessità di documentarmi per la rubrica #gialloBufò realizzata in collaborazione con la libreria Bufò di Torino, in parte perché il momento, evidentemente, era propizio.

Il giallo atteso con più trepidazione è stato La salita dei saponari, terzo capitolo della serie con protagonista la vice questora Vanina Guarrasi firmata dalla penna di Cristina Cassar Scalia per Einaudi.

Ve ne ho già lungamente parlato qui e non mi dilungherò ulteriormente.

Vi dico solo una cosa: Vanina Guarrasi è il top e se ancora non la conoscete io non indugerei oltre.

Poi ho letto parecchi nuovi gialli – nuovi per me, ignorante in materia – e tra questi segnalo nei migliori del 2020 Stella o croce e Mercato nero, i due romanzi di Gian Mauro Costa (Sellerio) grazie ai quali ho conosciuto l’ispettrice Angela Mazzola e la sua determinazione. Sui canali Fb e Ig di Blufiordaliso vi ho raccontato il mio entusiasmo.

Lo stupore sfumato di giallo non finisce qui: si insinua anche nelle sezioni dedicate ai Gruppi di Lettura e alle persone del 2020, di cui vi parlo tra poco.

Albi illustrati: che amore!

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Foto di Blufiordaliso.it

Sono e sarò sempre una lettrice eternamente divisa in due, lo so, ma che ci posso fare?

Il mondo degli albi illustrati e della letteratura per l’infanzia mi affascina irrimediabilmente e non riesco a resistere! Per mia fortuna, perché quest’anno ho incontrato albi meravigliosi, tra i quali ho particolarmente amato:

L’estate delle cicale di Janna Carioli e Sonia Maria Luce Possentini (Bacchilega Editore) perché parole e illustrazioni mi ricordano ogni giorno dell’anno il profumo dei mesi estivi. Ve lo racconto qui.

Il sogno della tigre di Daniel Nesquens e Miren Asiain Lora (Terre Di Mezzo) perché mi ha ricordato che, nel mio piccolo, posso sempre fare qualcosa per gli altri. Ve lo racconto qui.

Il paese delle balene (nuovamente) di Janna Carioli e Sonia Maria Luce Possentini (Corsiero Editore) perché ci sono una ragazza dagli occhi color fiordaliso e le balene! Ve lo racconto qui.

I miei podcast

Il 2020 è stato un grande anno di podcast per me: complice il confinamento della scorsa primavera (e non solo) tutte le attività di casa sono state sempre accompagnate da un sottofondo ricco di parole importanti.

La solitudine andava arginata a tutti i costi e sono stata una persona fortunata a incontrarne di così belli.

Di Carla – Una ragazza del Novecento sono follemente innamorata. Sara Poma ci narra in 8 episodi la vita di sua nonna Carla, una donna del 1923 che a un certo punto, ormai anziana, decide di raccogliere tutti i suoi ricordi in un quaderno, raccontandosi. (La voce di Carla per me sarà sempre quella di Livia Bonetti, che presta le sue corde vocali nel podcast leggendo le pagine del quaderno di Carla: bravissime, Sara e Livia!). Carla rapisce come un romanzo: potete ascoltarlo gratuitamente qui.

Grazie a Mis(s)conosciute – Scrittrici tra parentesi mi si è aperto un mondo: quello delle scrittrici italiane e internazionali degli ultimi sessant’anni lette ma non troppo (anzi, troppo spesso dimenticate). Del grande lavoro di questo team progettuale vi ho più volte parlato sui canali social di Blufiordaliso e dagli episodi fin qui realizzati ho imparato moltissimo. La mia Mis(s)conosciuta del cuore rimarrà sempre Fabrizia Ramondino, ma tutti gli episodi li trovate gratuitamente qui.

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Foto di Blufiordaliso.it

Un infinito grazie va infine a Copertina, il podcast di Matteo B. Bianchi realizzato per Storielibere.fm: i titoli consigliati ogni volta hanno sempre lo straordinario potere di allungare irrimediabilmente la mia wish list e svuotare il mio portafogli. Ma io Matteo lo perdono e continuo a volergli molto bene, nonostante ciò! Trovate tutti gli episodi gratuitamente qui.

Newsletter

Il 2020 è stato l’anno in cui ho cercato di fruire in modo migliore delle newsletter che periodicamente ricevo.

Ci sono tutte quelle legate al mondo editoriale: loro fanno capitolo a sé, perché scritte con il preciso intento di far conoscere libri e autori.

Poi ci sono le newsletter a cui ho deciso di iscrivermi per puro piacere: trovarle nella mia casella di posta elettronica mi piace come ricevere una vera e propria lettera da qualcuno che abita lontano.

Minutaglie è la mia preferita in assoluto. La ricevo dallo scorso Maggio e ogni volta aspetto con trepidazione queste storie da leggere lentamente. A scrivere Minutaglie è Gaetano Moraca, la cui penna ogni volta ci porta nella casa di qualcuno, spesso di persone comuni dalla vita normalmente straordinaria. Proprio per questo, perché si concentra con calma sulle piccole cose, amo moltissimo le storie di cui ci parla. Potete iscrivervi qui.

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Ogni fine mese arriva nella casella e-mail Senza Rossetto, la newsletter di Giulia Cuter e Giulia Perona che leggo con curiosità perché mi insegna sempre qualcosa di nuovo: vengono condivisi molti articoli – anche internazionali, consigli di lettura e curiosità con lo stimolo sempre attivo sulla necessità di essere femminist* tutt*, sempre. La trovate qui.

Nel 2020, poi, è nata anche la mia newsletter-non-newsletter: ve ne parlo meglio tra poco, a proposito dei Gruppi di Lettura.

Esperienze: online vs. realtà

Quest’anno le nostre vite sono state rivoluzionate totalmente e uno dei cambiamenti più grandi che abbiamo dovuto fare – volenti o no – è stato affacciarci maggiormente al mondo virtuale. Quante ore abbiamo passato in video call? Quanti ordini online abbiamo effettuato?

Abbiamo imparato poco a poco a fruire in modalità online di moltissime esperienze che prima facevamo volentieri in presenza: dagli spettacoli teatrali alle lezioni di yoga; dagli aperitivi con gli amici alle presentazioni letterarie; dal lavoro alla scuola.

Ancora una volta, io mi sono trovata divisa: il mio lavoro mi ha sempre fatta uscire di casa, anche nei giorni più bui della pandemia (e devo ammetterlo: per me è stata una grande fortuna mettere il naso fuori, altrimenti sarei impazzita), ma tutte le altre attività di cui mi occupo si sono spostate online: Gruppi di Lettura, presentazioni, lezioni, etc.

Nel magico mondo dell’Internet, però, mi è capitato – quest’anno come non mai – di conoscere persone con cui ho instaurato dei bei rapporti, vissuto ottimi momenti, progettato, letto e condiviso molto.

Parto con il ringraziare Marco e Davide di Radical Ging, con i quali ho condiviso #EinaudiTO, un pezzetto di #gialloBufò, #signorinaNina e grazie ai quali ho imparato a conoscere un po’ di più Agatha Christie e tutto il mondo christiano, a partire da Miss Marple.

Online sono tornata a presentare un romanzo, Cercando Virginia di Elisabetta Bricca, uscito la scorsa primavera per Garzanti. Grazie alla libraia di Bufò, che ci ha ospitate sulla pagina Fb della libreria, ho chiacchierato con Elisabetta del libro, di Virginia Woolf, del suo desiderio di scrivere sempre nuove storie. Ora non vedo l’ora di incontrarla di persona!

Su Instagram ho scoperto due realtà italiane da cui ho deciso di rifornirmi per due ambiti molto importanti della mia vita: i fiori e i profumi.

Ortostrabilia è un’azienda che produce semi di fiori e piante molto particolari. Varietà antiche, di tutto il mondo; miscele di fiori edibili o amiche delle farfalle o composte in modo da ricreare paesaggi di quadri e opere d’arte famosi. Grazie ai loro semini il mio home garden ha preso nuova vita la scorsa primavera e i fine settimana sono stati molto meno difficili da trascorrere! Eccoli qui.

CeraUnaBolla, invece, è diventato il mio fornitore ufficiale di candele. Viste per caso su Ig, ho cominciato a seguire il lavoro di Sara e Marika innamorandomi dapprima del loro magico storytelling poi decidendo di sperimentare i prodotti: ora di Seattle Grunge e Norvegian Woods non riesco più a fare a meno. Ecco il loro sito.

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Foto di Blufiordaliso.it

VerdeMuschio, infine, è la realtà che ho conosciuto più recentemente, ma è anche quella che mi ha colpita dritta al cuore: Lucia è un’artigiana che unisce la sua passione per la natura e i fiori a una grandissima maestria elegante e sensibile. I suoi erbari sono qualcosa di meraviglioso e vi posso garantire che dietro ogni sua creazione c’è una dedizione incredibile. Con lei è nata fin da subito un’intesa particolare, che nel 2021 mi auguro diventerà un progetto condiviso di cui non vedo l’ora di parlarvi. Ecco il suo bellissimo sito.

Gruppi di Lettura

E ora veniamo a loro, a queste preziose creature a cui tengo moltissimo e che quest’anno hanno saputo donarmi nuova linfa e sempre tanto, tanto amore per la lettura (e non solo!).

Come ormai sapete, da tempo coordino i Gruppi di Lettura Adulti della libreria Bufò – oltre a partecipare come lettrice a un altro GdL in provincia – e il 2020 è stato per noi un anno di grandi cambiamenti.

Improvvisamente, come a tutti è capitato, abbiamo dovuto rinunciare ai nostri incontri fisici sulla pedana di legno della libreria, accogliente e calda, per approdare online.

Abbiamo testato più modalità, faticando non poco ma sempre con il sorriso.

Gli incontri con il GdL di narrativa contemporanea e con quello dedicato ai classici del ‘900 sono proseguiti nonostante tutto e io devo dirmi soddisfatta dei nostri percorsi, di lettura e umani: alcuni hanno abbandonato (era prevedibile), ma in molti si sono aggiunti, anche da posti geograficamente lontani. Abbiamo tutti sfidato le potenti leggi della tecnologia e delle connessioni Internet, imparato nuovi modi di dialogare e rinunciato alla conviviale condivisione di un pezzo di focaccia fatta in casa o di un bicchiere di vino.

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Foto di Blufiordaliso.it

Ma l’esperienza di lettura condivisa è andata avanti e di questo non posso che essere felice.

Abbiamo letto tanto in questi mesi e al termine dell’ultimo incontro, pochi giorni prima di Natale, ho chiesto ai partecipanti di pensare ciascuno al proprio libro condiviso preferito del 2020: via via mi sono arrivate mail e messaggi di risposta. Nessuno ha individuato un solo titolo. La lista ne comprendeva sempre almeno tre. E questo va al di là di ogni mia più rosea aspettativa.

I titoli che hanno riscosso maggior successo sono: La strada di casa di Kent Haruf (mea culpa: ho plagiato ben due GdL facendo loro conoscere la magia harufiana!), Le gratitudini di Delphine de Vigan, La camera azzurra di Georges Simenon e La morte nel villaggio di Agatha Christie (ebbene sì, un po’ di sfumature gialle le ho portate anche qui!).

E visto che c’ero, quest’anno ho anche cambiato parzialmente la modalità di comunicazione con i partecipanti ai Gruppi di Lettura: qualche mese fa, infatti, è nata la mia newsletter-non-newsletter ovvero la mail con cui ricordo periodicamente i nostri incontri, condivido ogni volta delle suggestioni post-chiacchierata e faccio entrare lettrici e lettori nel mondo di Blufiordaliso.

Per ora a riceverla sono soltanto coloro che partecipano ai GdL, ma ho in testa di trasformarla in un nuovo progetto durante la seconda metà del 2021. Ve ne riparlerò sicuramente!

Ora, dopo un articolo lungo un km, ma con (spero) molti suggerimenti utili da cui prendere spunto per migliorare un pochino le nostre complicate esistenze, vi saluto.

Lasciamoci alle spalle tutte le difficoltà, i momenti bui, le tensioni e i problemi: un intero anno di lavoro su questi fronti ci ha dimostrato che siamo capaci, poco alla volta, di affrontare tutto.

Per qualche istante dedichiamoci soltanto a noi: salutiamo l’anno che sta per finire e inauguriamo 365 nuovi giorni non soltanto con il timore dell’ignoto, ma anche con un pizzico di serenità e di luce in più.

A presto!

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