Oggi Blufiordaliso compie cinque anni.
Me la vedo, questa mia piccola creatura, allargare la mano e mostrare fiera cinque dita; me la vedo soffiare sulle candeline colorate orgogliosa di essere ancora qui, ancora online.
Questo blog è un progetto che avevo in mente da tempo, ma non trovavo mai il coraggio di partire. Arrivata decisamente tardi rispetto a tutto il mondo del blogging, approdata tardi sui social (la mia pagina Facebook nasce con il blog, prima non avevo nemmeno il profilo personale), nell’arco di un’estate decido di provarci e Ljuba raccoglie le mie esigenze creando questo posto e mettendolo online il 13 settembre 2017. Senza di lei non mi sarei mai lanciata nell’avventura di dare vita a un blog partendo da zero, con le scarse competenze che ho in materia: grazie da sempre, Ljuba.
Se vogliamo parlare di numeri, qui sono sempre stati contenuti.
Blufiordaliso non è il mio lavoro, né la mia fonte di reddito. Non ho mai ragionato in termini di quanti articoli pubblicare, di quanto pubblico raggiugere, di quanto indicizzare le cose che scrivo. Ci sono stati lunghi periodi senza articoli e senza post; ogni tanto ho anche pensato Chiudo, non mi legge nessuno. Ma la decisione finale di scrivere una mail, di dichiarare il mio blog offline non sono mai riuscita a prenderla, anche se tutto remava contro, anche se altri poli risucchiavano totalmente le mie energie. Sono stati indubbiamente anni di alti e bassi, cinque anni pazzeschi e (almeno gli ultimi due) stranissimi, in cui sono cambiata molto io insieme al blog.
Proprio da ciò che ci ha sradicato nel profondo, ovvero dal covid, ho ritrovato le forze per stare qui, il piacere di scrivere e di mettere online degli articoli e delle storie che, in qualche modo, possano essere utili a qualcuno nel mondo del World Wide Web che io mi immagino ancora con la connessione agganciata al telefono di casa e la magia newyorkese di C’è post@ per te.
A settembre del 2017 avevo la vana speranza di poter fare dei libri il mio lavoro; nel 2019 ho capito che i libri non sarebbero stati il mio lavoro, per fortuna, perché così possono continuare a essere la mia vita; nel 2022, seppur sempre pavida e schiva, ho finalmente trovato le forze di alleggerire le spalle e dirmi Fai quello che riesci, poco alla volta ce la farai.
Sono rimasta smarrita per un po’: prima credevo di sapere cosa raccontare, poi ho perso tutte le certezze, adesso se non altro so che la chiave di lettura è cambiata, che narrare storie e scrivere per gli altri non sarà mai più come prima.
Questa consapevolezza mi ha aiutata a ripartire, a riavvicinarmi piano piano alla tastiera e a quell’ansia benevola che sta nel premere Pianifica e nel ritrovare, la mattina presto, il mio articolo online. Blufiordaliso è, da cinque anni, il posto che mi permette di far pace con le storie (perché ogni cosa raccontata è una storia lo sapete, vero?), la terra di mezzo tra i ciò che leggo e quello che vorrei scrivere.
Da qualche mese il blog si è popolato di nuovi articoli, è partita la rubrica Giardini Letterari, condivisa con Clara, e potete sempre leggere ciò che scrivevo, agli albori di Blufiordaliso, con Irene. Ho scoperto che mi piace scrivere di libri tanto quanto di piante, perciò trovate anche dei consigli di letteratura verde e dei posti pieni di alberi da vedere. Vi ho raccontato il mio amore per le rose e presto vorrei anche parlarvi di autunno.
Un gruppetto di persone mi segue fin dall’inizio: grazie per la vostra resilienza e la vostra pazienza, gli incoraggiamenti e le condivisioni. Blufiordaliso è qui da cinque anni anche per voi e grazie a voi.
In questi cinque anni una cosa, però, non è mai cambiata: non ho mai smesso di fare liste.
Il mio regalo per festeggiare con voi questo quinto compleanno è allora una lista di suggestioni in cui metterò di tutto, una sorta di Blu-wunderkrammer in cui mi auguro possiate trovare qualcosa di bello per voi, per dire insieme a me Buon compleanno Blufiordaliso!
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Il sentiero alpino di Lucy Maud Montgomery, Lindau, pp. 128
Giardino di rose, il tè verde alla rosa perfetto di Daniela
i gialli di Cristina Cassar Scalia, perché la vicequestora Vanina Guarrasi è unica
Secret love, regia di Eva Husson
Sulle tracce di una rosa perduta di Andrea di Robilant, Corbaccio, pp. 208
un giro nel Bosco da Komorebi
Vita meravigliosa di Patrizia Cavalli, Einaudi, pp. 128
una playlist perfetta per il sabato pomeriggio, su Spotify
il numero di settembre di Gardenia
un giro da Fané, che posto pieno di meraviglie
Mr. Tannus, che si è rifatto il look
una lezione d’autore su Feltrinelli Education
la prima stagione di Heartstopper, aspettando i nuovi episodi
gli orari dei treni per Parigi, per sognare
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