Chiacchierare di giardini e di libri belli ci era mancato? Tantissimo!
Eccoci allora di nuovo online, dopo la pausa estiva, con Giardini Letterari, la nostra rubrica mensile di letteratura verde e gardening tips.
Ripartiamo alla grande con un libro che ci è molto piaciuto e che siamo certe entrerà di diritto nello scaffale di ogni giardiniera e giardiniere (o aspirante tale) perché ricchissimo di consigli utili e scritto brillantemente.
Prima, però, vi parliamo di un’altra cosa bella nata in questi ultimi mesi e di cui Clara e io siamo orgogliose: dal numero dello scorso luglio abbiamo iniziato una collaborazione con la rivista Il mio giardino che ci porta ogni due mesi in edicola con un articolo scritto da noi e dedicato a un libro e ai consigli di gardening legati a quel testo e alla stagione in corso.
Sul numero di luglio abbiamo raccontato Emily Dickinson e i suoi giardini, mentre la rivista di settembre – appena uscita, la trovate ancora in edicola! – ospita un nostro pezzo su Piccolo manuale illustrato per cercatori di foglie: i più affezionati a Giardini Letterari capiranno quanto siamo grate a questa piccola, importante rubrica, nata e cresciuta sì grazie alle nostre letture e al nostro impegno, ma soprattutto grazie al sostegno di chi ci legge. Con molta emozione, siamo dunque liete di dirvi Ci trovate (anche) in edicola (e sullo store online di Sprea Editori).
Ma ora riprendiamo da dove eravamo rimaste, ovvero da una nuova puntata di Giardini Letterari, dedicata questo settembre a Il pollice verde non esiste di Pietro Bruni (Mondadori).
Abbiamo scelto questo libro non soltanto perché leggerlo ci è piaciuto (requisito imprescindibile), ma anche perché pensiamo sia adattissimo a molti e perfetto per il rientro settembrino dalle vacanze alla normale routine quotidiana.
Pietro Bruni – autore e co-fondatore di Yougardener, una delle più grandi community italiane di appassionati di piante e giardini, aperta sia ai professionisti sia ad appassionati o principianti, strutturata in una piattaforma in grado di dare consigli, mettere in contatto e offrire servizi su tutto il territorio nazionale – esce in questa sua prima pubblicazione con un desiderio che si percepisce vivo e preciso in ogni pagina: il pollice verde puro e semplice, così come lo si mitizza nell’accezione comune, non esiste proprio.
E allora, come avere a che fare con le piante senza caracollare in inesorabili fallimenti? Perché principianti e non addetti ai lavori sono così spaventati dalla gestione di un terrazzo o di una semplice orchidea da premettere costantemente, al garden center o dal fioraio, Io non ho il pollice verde, ce la farò?
Il segreto, in realtà, c’è e non è per nulla un segreto: le piante sono esseri viventi e come tali devono essere trattate. Hanno una loro preziosa autonomia, questo sì, ma in molti casi dipendono anche dall’aiuto dell’essere umano.
Allora, ecco che a piccoli passi chiunque può costruire uno spazio verde, piccolo o grande che sia: prendersi cura di un paio di vasi sul davanzale della cucina, di un balcone fiorito, di un terrazzo all’ultimo piano di un palazzo o di un vero e proprio giardino è una crescita continua – reciproca, del giardiniere/a e delle piante stesse.
Pollici verdi si diventa e, come scrive Pietro Bruni,
Ricordate sempre che l’allestimento di un giardino è un’opera lunga, anzi in un certo senso infinita, perciò non fatevi prendere alla frenesia di riempire tutto e subito, ma tenete conto dello sviluppo finale delle piante, concedete loro spazio e tempo.
Il primo, fondamentale passo è rendersi conto delle caratteristiche dello spazio che si ha a disposizione.
Possiamo concentrarsi soltanto sui davanzali di casa? Bene, sapevate che ci sono piante da appartamento in grado di attutire suoni, assorbire onde elettromagnetiche (e dunque stress) e di vivere serenamente anche senza essere piantate in piena terra?
La risposta è: esistono. E con qualche piccola accortezza chiunque può trasformare il famigerato pollice nero in pollice verde, occupandosene semplicemente stando attento all’acqua, ad alcune concimazioni periodiche, all’esposizione.
Se, invece, gli spazi a disposizione sono maggiori, le variabili da considerare aumentano, ma (mio modesto parere che mi pare ampiamente condiviso da Pietro Bruni) anche la soddisfazione cresce di pari passo: sia che ci si trovi in città con un terrazzo a disposizione, sia che si disponga di uno giardino più ampio, partire dalle opportunità che il proprio spazio offre e dalle sue esigenze è la chiave.
Ci sono piante che necessitano di poca irrigazione, utilissime in climi e spazi più secchi e piante dalla proliferazione elevata, ideali come bordure di confine e delimitazione; molte piante sono considerate mellifere, pertanto utili per gli insetti impollinatori e per un maggior equilibrio dell’ecosistema; le piante officinali, medicinali e aromatiche sono ideali per molti tipi di terreno e possono aumentare notevolmente il nostro bagaglio di conoscenze oltre a fornire validi aiuti in cucina o come rimedi naturali.
Il pollice verde non esiste è una guida agile e scorrevole, scritta con un linguaggio semplice davvero alla portata di tutti e con uno stile sempre allegro: inutile abbattersi pensando di avere un pollice inesorabilmente nero. Non è affatto così.
Basta armarsi di pazienza, determinazione e, soprattutto, di un piccolo, grande spazio mentale che corrisponde all’attenzione che siamo disposti a dare alle nostre piante e al luogo verde che abbiamo a disposizione. Dimentichiamoci la fretta e i preconcetti, nostri nemici:
Il giardino, invece, più invecchia più diventa bello. È vero che esige un continuo investimento di tempo e di denaro, ma il suo bello è proprio il fatto di non essere un progetto finito, bensì mutevole e in divenire nel tempo.
Leggere questo volume è un piccolo passo verso una cura verde in divenire.
testo di Sara Valinotti, Blufiordaliso
Un ecosistema che vive
Il giardino è il luogo dove si esprime la vita, in tutte le sue forme: insetti, piccoli mammiferi, uccelli trovano riparo e nutrimento tra i cespugli e le fronde degli alberi. In città invece, i nostri terrazzi sono molto spesso poco accoglienti, talvolta davvero inospitali e asettici.
Insetticidi e dissuasori rendono i nostri balconi e giardini urbani dei luoghi mortiferi. Come dice Bruni
è importante liberarsi dell’approccio apprensivo: il giardino e il terrazzo sono sistemi aperti che fatalmente, e per fortuna, attraggono altre forme di vita. Se non ci sono infestazioni di rilievo (come la cocciniglia o la pyralide che vanno trattate precocemente), il terrore per animaletti vari va scongiurato.
L’autunno è qui e l’inverno si avvicina a grandi passi: nelle nostre città gli spazi verdi scarseggiano e gli uccelli faticano a trovare cibo e riparo. I nostri giardini urbani e i nostri terrazzini possono diventare allora una fonte di sostentamento importante: piantare alcuni tipi di arbusti, posizionare delle mangiatoie o mettere a disposizione materiale da costruzione per la nidificazione sono tre semplici gesti, alla portata di tutti, per creare un piacevole birdgarden.
- Le piante che offrono cibo :
Se avete un giardino, questi arbusti saranno particolarmente apprezzati per il cibo e il riparo che offrono a molte specie: Biancospino, Sorbo, Rosa Canina, Mirtillo, Ribes, Cotonaster, Corbezzolo, Edera, Vite Americana…
- Le mangiatoie:
Quando in inverno il cibo naturale scarseggia potete installare delle mangiatoie. A partire dai primi freddi posizionate la vostra mangiatoia riempita di semi in un luogo al riparo da eventuali predatori e accessibile (l’uccellino deve potersi appoggiare comodamente). Semi di girasole e di mais piacciono a fringuelli, cince e cardellini; le briciole di dolce sono apprezzate da pettirossi e capinere; la frutta fresca è amata da merli e tordi. Nei periodi siccitosi lasciate sempre un contenitore con dell’acqua, gradita per bere e mantenere il piumaggio pulito. Tenete conto che, soprattutto in città, ci vorrà qualche settimana affinché gli uccellini si abituino alla mangiatoia, siate pazienti e costanti nel rifornimento di cibo. In commercio, nei garden center e in alcuni supermercati, trovate facilmente mangiatoie e semini adatti ai terrazzi cittadini; potete anche creare la vostra mangiatoia con materiali di riciclo (tanti tutorial sono disponibili su Internet): il costo è davvero modesto e il risultato vi ripagherà!
- Il materiale da costruzione:
Durante i mesi freddi gli uccelli cercano spasmodicamente materiali per costruire il nido e proteggerlo dai venti invernali: se avete animali in casa e avete l’abitudine di spazzolarli, lasciate il pelo in eccesso in un vaso sul balcone o tra i rami di un arbusto. Il pelo degli animali sarà molto gradito, e offrirà un caldo riparo per l’inverno, come un confortevole piumino!
testo di Clara Stevanato, La jeune botaniste
SORPRESA!
Pietro Bruni sarà nostro ospite in una diretta Instagram
giovedì 28 settembre h. 20,30
per chiacchierare insieme di Il pollice verde non esiste
Ci troverete in diretta sui nostri profili:
@yougardener, @lajeunebotaniste e @saravalinotti
∼
Per approfondire:
L’autore cita nel libro anche due figure letterarie molto importanti e che tanto hanno avuto a che spartire con i giardini (sebbene in modi diversissimi): Virginia Woolf e Italo Calvino.
Ecco alcuni titoli per leggere dei loro spazi verdi:
Il giardino di Virginia Woolf di Caroline Zoob (L’Ippocampo Edizioni)
Giardini di Virginia Woolf (Garzanti)
Libereso, il giardiniere di Calvino di Libereso Guglielmi (Tarka Libri)
Il giardino di Italo di Enzo Fileno Carabba (Ponte alle Grazie)
Tutte le fotografie che vedete in questo articolo sono state scattate al Garden Center Le Serre di Piobesi T.se (TO), che ringrazio di cuore per la disponibilità. Li trovate qui e qui, oltre che dal vivo, ovviamente: se capitate in zona, passateci e vi consiglieranno sicuramente ciò che fa per voi e per il vostro spazio verde.
Pingback La gentilezza dei bonsai - Blufiordaliso